Lo scopo di questo progetto è di creare un percorso coerente e intenso per chi vuole approfondire il teatro fisico, ma concentrato in 8 weekend.
Ogni weekend prevede 14 ore di lavoro con un insegnante di caratura internazionale.
Al termine di ogni workshop l’insegnante redigerà un resoconto per l’insegnante del workshop successivo, in modo che questi possa essere al corrente di come il programma precedente è stato svolto e come ha reagito il gruppo.
Allo stesso modo si confida di creare una grammatica comune tra i partecipanti che possa consentire loro di collaborare efficacemente in altri progetti.

ACCADEMIA VERTICALE DI TEATRO FISICO

18-19 novembre
Arne Koenig

Mimo

In questo workshop lavoreremo sulle basi della manipolazione degli oggetti, della creazione dell’ambiente circostante, delle resistenze e degli elementi del movimento. Scopriremo i principali movimenti mimivi e perché sono importanti, per poi addentrarci nello storytelling e nelle interazioni tra più personaggi interpretati da un unico attore.

9-10 dicembre
Giovanni Fiore

Mimo oggettivo

La tecnica del mimo oggettivo consiste nel trasformare in un istante il proprio corpo, o una parte di esso, in qualcos’altro: un oggetto, un animale, un’altra persona. E poi tornare ad essere di nuovo il personaggio principale. Questo permette un’espansione incredibile delle possibilità espressive e introduce nel teatro il concetto di montaggio cinematografico, potendo cambiare in un attimo il personaggio o la scena, oppure zoomare e giocare con le inquadrature e i punti di vista.
Il workshop esplora questa tecnica attraverso un lavoro fisico sulle isolazioni, sulla regia individuale, i cambi di personaggio, la descrizione gestuale e la pratica dell’oggettivazione, costituendo uno strumento dinamico e versatile nelle mani (E NON SOLO!) dell’attore.

20-21 gennaio
Matteo Cionini

Mimo fumettistico

Attraverso il mimo fumettistico l’attore mette in scena un mondo diverso, regolato da leggi fisiche diverse dalle nostre e dove accadono cose che nella realtà che conosciamo non sarebbero possibili. Alla base di questo lavoro si trovano da un lato il Pensiero Magico, che scardina l’ordine razionale e immagina lo stra-ordinario; dall’altra il Realismo Magico, ovvero l’insieme delle tecniche e degli accorgimenti che permettono all’azione scenica di essere comprensibile e credibile pur uscendo dai canoni del realismo.

3-4 febbraio io
Fabio Bonelli

Movimento extra-ordinario

Il movimento può essere analizzato, scomposto, portato con differenti qualità. In questo workshop svolgeremo esercizi avanzati di scomposizione che ci porteranno ad una coscienza del corpo più sottile. Il nostro stesso corpo imparerà ad essere altro e ad entrare in modalità come slow motion, stop motion, robot, marionetta. Mescoleremo effetti di equilibrio e disequilibrio, flowing e staccato per scoprire nuove possibilità attoriali e creative.

17-18 febbraio
Angela Delfini

Corpo creativo e metodo REME

Attraverso la pratica del metodo REME miglioreremo l’ascolto del nostro corpo e lo predisporremo al movimento e all’espressione di sé. Riscontreremo immediatamente benefici essenziali per liberare la nostra creatività. Inoltre sciogliere le tensioni muscolari, cosa che avverrà naturalmente, è come riordinare e ripulire quell’archivio di eventi faticosi, talvolta dolorosi per fare spazio al proprio benessere originale. Proveremo a esplorare il mondo attraverso l’intelligenza emotiva, cinetica e musicale come base per questo lavoro coreografico creativo. Attraverso improvvisazioni in singolo, in coppia e in coro scopriremo tanto il nostro corpo danzante quanto quello comico.

3-4 marzo
Fabio Bonelli

Pantomima

Un percorso di narrazione gestuale utilizzabile come mezzo espressivo a sé stante o come focus di una narrazione parlata.
In questo workshop vedremo diversi modi di approcciare la pantomima e scopriremo come questa può intensificare a dismusura il nostro linguaggio teatrale.

17-18 marzo
Beto Urrea

Clown fisico

La spontaneità è il materiale grezzo da cui nasce il clown. Attraverso una vasta gamma di esercizi scopriremo nuove possibilità di movimento ed espressione corporea che ci consentirà non solo di esprimerci meglio, ma anche e soprattutto di scoprire nuove informazioni spontaneamente. Daremo al priorità al corpo, impedendo alla mente di bloccarci anche solo per un istante. È fondamentale renderci conto che possiamo allenare il nostro corpo a scoprire a la nostra mente a scoprire dal nostro corpo.
Successivamente attraverso tecniche classiche di clown scopriremo come accettare e vivere le nostre debolezze fino a trasformarle in forza durante la performance. Vedremo in quali modi si può interagire direttamente col pubblico e l’estrema versatilità che ci garantisce il fatto di essere vulnerabili nei confronti del personaggio che interpretiamo. Saremo totalmente presenti, totalmente qui e ora e non inventeremo più le storie, ma lasceremo che le storie scelgano noi.

7-8 aprile
John Towsen

Slapstick commedy

Un approccio, o forse dovremmo dire uno scontro, con una vasta varietà di tecniche slapstick che verranno messe in pratica considerando il nostro specifico fisico. Impareremo a simulare incidenti, cadere, farci male per finta e ad usare queste tecniche costruendo personaggi, gag e storie che arricchiranno il nostro repertorio come attori, giocolieri, clown, mimi, danzatori, artisti di strada e di circo.